Il Garante della Privacy ha accolto il ricorso presentato da un cittadino italiano residente all’estero che ha chiesto la rimozione di alcuni Url dalla lista dei risultati europei ed extraeuropei ottenuti sul celebre motore di ricerca Google, osservando che al fine di rendere effettiva la tutela di un soggetto residente al di fuori dell’Unione Europea, occorre estendere l’attività di rimozione degli URL in questione anche alle versioni extraeuropee del motore di ricerca.
Tale pronuncia si pone in linea di continuità con la pronuncia “Google Spain” (causa C-131/12 CdG UE) e con il caso “Google France”.